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Caldo africano, zanzare e HDCP 2.2


Se per i primi due fastidi esistono soluzioni e la stagione autunnale ci aiuterà, l'HDCP 2.2 continuerà a farci sudare e grattare, anche in inverno (grazie pure all'arrivo di Sky Q... ) Impariamo a conoscerlo per non farci del male da soli.

Un po' di storia. All'inizio di tutto ci sta il DRM: cos'è ? La gestione dei diritti digitali (= Digital Rights Managment) è utilizzata dai proprietari e titolari di proprietà intellettuale per applicare restrizioni all'utilizzo del contenuto protetto da copyright. Nell'industria AV, il DRM viene utilizzato per proteggere i contenuti digitali audio e video per impedire la riproduzione o la copia non autorizzati. Per la protezione dei contenuti video digitali, il sistema DRM più comune è l'HDCP - (High Definition Copy Protection = Protezione dei contenuti digitali ad alta definizione). Esiste poi anche il sistema AACS - Advanced Access Content System presente sui BR-Disc per proteggerne il contenuto. L'HDCP è un protocollo di crittografia applicato alle interfacce digitali tra cui HDMI, DVI e DisplayPort. AACS è uno standard per la crittografia di dischi ottici ad alta definizione che funziona anche in combinazione con l'HDCP. Le basi del funzionamento dell'HDCP L'HDCP è progettato per impedire l'accesso non autorizzato ai contenuti video protetti e per applicare restrizioni alla riproduzione autorizzata. Le sorgenti video abilitate all'HDCP, come i lettori Blu-ray Disc, i PC e altri dispositivi multimediali digitali, vengono sempre sottoposti a un processo in tre fasi per proteggere i segnali video da accessi non autorizzati: 1. Autenticazione: La sorgente video determina che tutti i dispositivi collegati alle sue uscite siano autorizzati e in grado di ricevere video crittografati. Ciò avviene tramite un protocollo di handshake di autorizzazione, in cui vengono scambiati chiavi pubbliche crittografiche, KSV - Key Selection Vector e messaggi crittografati tra la sorgente e i dispositivi a valle collegati alle sue uscite. La specifica HDCP 1.x permette un massimo di 127 dispositivi simultanei collegati a valle dalla sorgente ("SOURCE") e fino a sette livelli consentiti di dispositivi ripetitori tra la sorgente e il display ("SINK"). La fonte utilizza il protocollo iniziale di handshake per determinare che queste restrizioni di dimensioni del sistema non siano violate. La versione HDCP 2.x, limita ulteriormente il numero massimo consentito di dispositivi simultanei e livelli di ripetizione: Nel sistema possono essere collegati un massimo di 32 dispositivi ed i livelli di ripetizione possono essere al massimo 4. 2. Crittografia dei contenuti: dopo che la fonte autentica che tutti i dispositivi a valle sono compatibili con HDCP e che non vengono violate restrizioni di dimensione di sistema, la sorgente invia il video crittografato a valle. La sorgente aggiorna periodicamente ( a distanza di decine di secondi) la chiave di crittografia per il video come misura di sicurezza aggiuntiva. 3. Rinnovabilità: l'HDCP si basa sulla crittografia digitale usando chiavi segrete. Come ogni cosa "segreta" e "proibita" è già stata crackata. E' stato per cui ideato un sistema per disabilitare le chiavi di criptazioni "rubate". Queste chiavi risiedono in un elenco inserito digitalmente nei chip che controllano l'HDCP.. L'autorità di amministrazione HDCP, (LLP) può modificare e aggiungere chiavi a questo elenco. Le fonti video leggeranno questi dati, le memorizzeranno in una memoria non volatile e confronteranno le chiavi pubbliche di tutti i dispositivi a valle. Se troveranno un dispositivo con una di queste chiavi "rubate" non vierrà trasmesso alcun video. Il processo multi-step dell'autenticazione HDCP può richiedere secondi per essere completato. Questo è uno dei motivi della lentezza che alcuni sistemi video digitali hanno all'avvio o quando i segnali video sono commutati o riavviati, richiedendo l'autenticazione HDCP. HDCP 2.x Fino all'introduzione dell'HDCP 2.0, il protocollo di base HDCP non era cambiato sostanzialmente. Le differenze principali tra le versioni HDCP da 1.0 a 1.3 si trovano nei tipi di connessioni fisiche A/V. : HDCP versione 1.0 applicata all'interfaccia DVI. La versione 1.1 incorporava HDMI ed il supporto per DisplayPört è stato aggiunto per la versione 1.3. Con l'uscita della versione 2.0 nell'ottobre 2008, l'HDCP è diventato indipendente dall'interfaccia e può essere applicato a qualsiasi trasmissione digitale bidirezionale tra sorgenti e display, cablata o wireless (anche in streaming over IP), compressa o non compressa. L'HDCP 2.0 ha numerose modifiche rispetto alle precedenti versioni.. Per le connessioni wireless, HDCP 2.0 aggiunge un controllo di localizzazione al protocollo di autenticazione, per garantire che solo i dispositivi nelle vicinanze potranno ricevere contenuti protetti. Inoltre, l'HDCP 2.0 sostituisce lo schema di crittografia HDCP 1.x a 56 bit con due algoritmi standard di sicurezza dei dati. Un primo::sistema RSA con chiavi da 1024 e 3072 bit e un secondo, per la crittografia del contenuto, con sistema AES a 128 bit. Inoltre, il numero massimo di dispositivi collegati viene ridotto a 32 e il livello massimo di livelli di ripetizione è ridotto a quattro. A seguito di tutti questi cambiamenti, l'HDCP 2.x non è compatibile direttamente con l'HDCP 1.x. L'installatore e l'HDCP 2.x Diciamo subito che L'HDCP 2.x è attivato nel momento in cui si vuole riprodurre un contenuto 4K: Se attraverso la catena riproduco contenuti FullHD, il sistema lavora con HDCP 1.4. Tutti i televisori dispongono di più ingressi HDMI, ma non tutti questi possono essere compatibili con l'HDCP 2.2. Si possono trovare televisori sul mercato pubblicizzati come "HDCP 2.2 ready" che dispongono solo di uno o due ingressi in grado di accettare dispositivi compatibili. Se non sono esplicitamente etichettati come tali, controllate il manuale per assicurarvi che siano compatibili. Questo potrebbe non essere un grande problema al momento, visto che non siamo invasi da sorgenti 4K, ma se pensiamo all'arrivo di SKY Q, nuovi titoli BR-DISC, .... servizi di streaming in Ultra HD... . Se vogliamo poi riprodurre l'audio attraverso il nostro sistema HT, dobbiamo avere la certezza che tutta quanta la catena sia "HDCP 2.2 compliant". Il sintoamplificatore dovrà essere dotato di ingressi ed uscite compatibili. DA RICORDARE: Se il source sta trasmettendo un segnale con HDCP 1.4 - FullHD, al sink HDCP 2.x, questi dialogheranno. Se il source HDCP 2.x - 4K cerca di trasmettere il segnale al sink HDCP 1.4, il source bloccherà la comunicazione. Se il source HDCP 2.2 trasmette un segnale fullHD al sink HDCP 1.4, questi dialogheranno. Tutti i dispositivi HDCP 2.2 saranno HDMI 2.0, ma non tutti i sistemi HDMI 2.0 avranno a bordo l'HDCP 2.2: verificate sempre in fase progettuale !


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